Augusto
Murer (Falcade
1922 - Padova 1985).
L’anno scorso, con
un grande mostra allestita negli spazi espositivi della 17ª edizione
di Arte Fiera Dolomiti, si è svolta la celebrazione del centenario
della nascita del grande scultore Augusto Murer (21 maggio
1922, Falcade in provincia di Belluno - 11 Giugno 1985, Padova)
uno dei maggiori protagonisti della scultura italiana del
Novecento.
Quest’anno,
durante la 18ª edizione di Arte Fiera Dolomiti, saranno presenti in
mostra dei disegni su carta del grande artista falcadino che, assieme
alle incisioni, gli hanno permesso di esprimere con immediato vigore
forme solide e compatte di gusto arcaizzante.
Sul legno, invece, la
sua è stata una continua ricerca di un segno libero che seguisse le
armonie e gli anfratti di un tronco senza più radici, ma che nella
composizione interna - dove scorreva la linfa vitale dell’albero -
la materia, come fosse ancora viva, poteva assumere soltanto un’altra
forma.
La sua attività scultorea in bronzo lo portò anche verso
grandi opere e monumenti legati alla guerra e alle tragedie umane che
egli ebbe sempre nel cuore per tutta la sua vita. Augusto Murer non
fu esclusivamente un grande scultore ma anche un intellettuale che
credeva nella forza della natura e nella creatività dell’arte, per
arrivare a un riscatto dell’umanità ferita.
Si immerse nella
storia del suo tempo: ne sono testimoni le sue vicende personali e
l’interesse per la migrazione delle genti delle valli e del Veneto
alla ricerca di luoghi, anche molto lontani, dove poter vivere e
lavorare. Il grande artista non si sposterà mai dai monti di casa, e
il paese natale resterà il luogo principale e l’epicentro della
sua attività artistica. Poeti e importanti autori nel campo
dell’arte e della cultura salivano verso le montagne agordine per
incontrarlo nel suo laboratorio, sempre immerso nell’aria fine e
resinosa dei boschi
