Scolpisco i primi bassorilievi in legno all’età di tredici anni; dopo gli studi artistici mi dedico per un decennio alle arti applicate. Nel 1985 l’impiego notturno di tipografo (stampa dei quotidiani) mi allontana dal fare artistico, ma nel 1993 ritorno a scolpire. Due ritratti, una grande installazione iperrealista una madre e figlio abbracciati… poi il percorso di ricerca si orienta verso la Natura…e l’albero diventa protagonista. Nascono le prime OUVERTURE, tronchi d’albero aperti che dialogano con noi raccontando storie di nodi, di anni difficili e anni sereni. Storie comuni ad alberi e uomini. Espongo dal 1999 in Personali e Collettive, ho partecipato a numerosi Simposi in Italia e all’estero, ottenendo diversi riconoscimenti. Sono nato nel 1952 a Piombino Dese (PD) dove vivo e lavoro. L’albero non è muto, se aperto dialoga con noi. Gli alberi vivono fino ed oltre cento generazioni umane. Scolpire la loro intimità mi affascina, perché dentro custodiscono il TEMPO la LUCE la MUSICA il PROFUMO la QUIETE Aldo Pallaro 

Con Pallaro, il legno è infinito: diventa cattedrale gotica, spirale, farfalla, foresta, conchiglia, fiore, geometria, intrigo intellettuale, perfino sesso. Lo scultore ha iniziato il suo lungo viaggio tra tronchi, venature, anelli dell'età nel 1993 e continua oggi scoprendo nuovi paesaggi, frontiere, disvelando segreti, portando alla luce l'evoluzione che gli alberi da soli non possono avere… Le sue sculture sono il talamo in cui legno e uomo mischiano il loro essere. Paolo Coltro 2017



ALDO PALLARO 
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