EVENTO COLLATERALE DI ARTE FIERA DOLOMITI

LINO DINETTO

PREMIO  ALLA CARRIERA

ARTE FIERA DOLOMITI 2023 - premio alla carriera

Lino dinetto

Lino Dinetto nasce ad Este (PD) l’1/9/1927. Apprende le prime nozioni d’arte al suo paese natale. Ancora gio - vanissimo abbandona gli studi medi e si reca a Venezia per dedi - carsi a studi di genere artistico. La madre, pur di carattere forte e responsabile, non pone alcun veto alle scelte del figlio. Dal colo - rismo veneziano il nostro riceve Una lezione basilare, simile alla fondazione di un edificio, proprio perché trova in esso una risposta alla sua spiritualità. A 15 anni si sposta a Milano dove fa tesoro degli insegnamenti ricevuti da Sironi e Carrà. Accanto a questi maestri approfondisce i problemi del futurismo e della metafisica e nel contempo affina gli strumenti espressivi, in particolare quelli della pittura a grandi Dimensioni. Inizialmente esordisce come muralista con la realizzazione di al - cuni affreschi in Liguria, in Veneto e in Toscana. Qui riceve la sua prime importante commissione. Nei 1946 gli viene affidata un Ul - tima Cena per il refettorio dell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Siena), le cui mura sono rivestite di tesori artistici, come gli affreschi di L. Signorelli e del Sodoma. L’opera ha per lui, giovanissimo, dimensioni immense: circa 40 mq. di tela che dovevano sostituire un affresco, su cartoni del Ghirlandaio, distrutto durante l’ultima guerra. Nel 1948 e presente alla I Mostra del Tempio a Padova. Nel 1950 affresca interamente la cattedrale di S. Jose, a Montevideo, lavoro che lo impegnerà per quattro anni, gli procurerà notorietà e, la commissione di nuove opere. Dal 1955 al 1960 dirige le sezioni di Pittura e Disegno presso l’Instituto de Bellas Artes S.Francisco di Montevideo. L’arrivo in Uruguay ed il nuovo trasfe - rimento, con cambiamento di vita e di abitudini, non sono affatto traumatici o restrittivi. I notevoli fermenti artistici allora presenti in quella capitale lo solleciteranno a nuove esperienze. Dopa aver maturato le dovute riflessioni sul cubismo e sul costruttivismo di Torres Garcia, Lino Dinetto si apre verso l’informale. Inizia con la serie / Porti che gli valgono per ben due volte (1955-1957) il primo premio al Salon Nacional di Monte - video e continua con la serie Il Cosmo con il quale ottiene i Gran Premio Nazionale di Punta del Est (1959). In questo stesso anno il Museo d’Arte Moderna di S.Paolo del Brasile gli organizza Una memorabile mostra personale nel Padiglione Armando da Arruda Pereira. Nel 1960 torna in Italia e, nelle decadi successive, riprende a periodi la pittura murale e su vetro. Sono del ‘63 le Storie monastiche affrescate nel chiostro di S.Maria in Campis a Foligno; del ‘64 le vetrate per l’abbazia di Monte OIiveto Maggiore; seguono affreschi e vetrate in Lombardia, al tempio Regina Pacis di Monza; a Man - tova, in diverse edifici; a Badia S. Salvatore sui Monte Amiata; a San Pietro in Siena; all’Istituto Manfredini di Este; e ancora a Roma, Volta Mantovana, e, soprattutto, in numerose località della sua terra veneta. Ha completato l’intero ciclo di vetrate per la nuova chiesa di Montecarlo per il principe Ranieri. Accanto a queste opere a carattere monumentale, negli ultimi decenni, Lino Dinetto, sicuro di dover procedere sulla strada da lui stesso tracciata, propone Una enciclopedia di opere che interrogano e rappresentano l’umana avventura, immaginata o trasfigurata. Si vanno così definendo i terni più ricorrenti nella sua ispirazione, che, verso la fine degli anni settanta, appaiono spiegati: la figure femminile, il paesaggio (veneto e toscano), nature morte, pagine di ricordi, dallo studio... immagini, ed una serie di opere per sciogliere i filo delle quali occorre un modo sapiente, non immediato di lettura (vedi Dimensione Parallela: una narrazione di eventi, eventi ridotti a simbolo, a mito). La sua attività sempre fertile e feconda, le sue partecipazioni a concorsi e a mostre collettive, a manifestazioni nazionali e internazionali su invito, Sana continue: 1948 Padova - I Mostra del Tempio; 1955-57 Montevideo (U) - I Premio aI Salon Nacional; 1955 Montevideo (U) - XIX Salon de Artes Plasticas; 1956 Montevideo (U) - XX Salon de Artes Plasticas; 1958 Sào Paolo (BR) - Biennale; 1958 Montevideo (U) - XXXI Salon Na - cional de Artes Plasticas; 1959 Punta del Est (U) - Exposicion Internacional de Pintura Contemporanea; 1963 Spagna - Exposicion de Jovenes Pintores Italianos, mostra itinerante organizzata dalla Biennale