COSIMO PALAGIANO

COSIMO PALAGIANO

Cosimo Palagiano nasce a Taranto nel 1947. Sin dalla prima giovinezza rivolge i suoi interessi all’ambito artistico dedicandosi in particolar modo alla poesia ed all’espressione figurativa, interessi
questi che troveranno più compiuta espressione negli anni a venire, rivelando poi nella forma pittorica il campo d’indagine d’elezione.
Intraprende la carriera militare diventando quindi sottufficiale della scuola militare della marina. È dunque in questo ambito che il ventiduenne Palagiano, nel 1969, viene trasferito nella città di Venezia, dove, sin da subito, si iscrive alla Scuola Libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti riuscendo così a plasmare in maniera più compiuta gli interessi che avevano segnato gli anni della prima formazione. Nell’ambiente veneziano scopre la sua personale sensibilità artistica iniziando il suo percorso di studio partendo dalla figura umana. Nel proseguo, il rapporto dell’artista con il segno grafico muta e matura liberandosi in misura sempre maggiore del fardello rappresentativo, lasciando così spazio ad un accentuata predilezione per un gusto coloristico caratterizzato da un acceso cromatismo che diverrà nella sua ricerca una nota costante. L’incontro con il maestro Emilio Vedova nel 1970 porta il nostro ad un confronto con nuovi stimoli e suggestioni. Sarà quindi il contatto diretto con la pittura informale a segnare la via verso una pittura maggiormente introspettiva influenzando il percorso che caratterizzerà alcune fra le sue scelte successive. In seguito per motivi di lavoro si trasferirà nel 1971 a Treviso, portando con sé dal periodo precedente la fascinazione data dai colori e dalle luci della Laguna, trovando in essi stimoli che lo indirizzeranno prima verso lo studio del Vedutismo veneto e poi dell’Impressionismo francese. È da quell’anno che l’autore vive e lavora a Treviso ed è qui che, a partire dal 2005, la sua produzione inizia a prendere corpo con grande spontaneità e entusiasmo; dalla rappresentazione accademica della copia dal vero della modella, la sua ricerca si evolve verso una rappresentazione che è ricordo ed evocazione espressa in forte gestualità. Con l’interesse per gli spazi urbani sempre più semplificati nelle loro forme, giunge nel 2009 ad eliminare la figura umana e nel 2010 alla valorizzazione materica ed emozionale del colore sino a frantumare lo spazio del quadro in più piani. Nell’ultimo periodo della
sua produzione, nel 2011, l’autore ha ripreso ad interrogarsi sul tema della graficità, recuperando nelle sue opere un più marcato uso
della linea e del segno, dello spazio pensato come limite, verso forme geometriche e colori di una accentuata brillantezza e lucidità
che si dirigono verso una scelta maggiormente ornamentale.
Ha cominciato ad esporre nel 1973 alla Galleria Ca’ d’Oro di Venezia

cosimo.palagiano@virgilio.it